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domenica 15 febbraio 2015

I mirtilli della salute.

I mirtilli della salute......

 

Una coppetta di mirtilli al dì può contenere il segreto per mantenere il cuore sano: una piccola porzione al giorno di questi frutti, infatti, abbassa la pressione del sangue e difende l’elasticità dei vasi sanguigni, due parametri importantissimi per la salute del cuore.

I mirtilli sono un frutto molto “apprezzato” dai nutrizionisti che li consigliano per il loro elevato contenuto in antiossidanti. In passato il consumo di grosse quantità di mirtilli è stato associato a una riduzione del rischio cardiovascolare, ma si tratta di quantitativi di mirtilli (fino a 250 grammi al dì) così elevati che è inverosimile sostenere un simile consumo sul lungo periodo. Questo nuovo studio ha voluto verificare l’efficacia di quantità marcatamente più basse di mirtilli ed ha coinvolto donne da poco entrate in menopausa, una fase delicata in cui il rischio cardiovascolare aumenta inevitabilmente. Queste donne presentavano infatti già un problema di pressione alta.
Dopo aver misurato la pressione di ciascuna, per otto settimane i ricercatori hanno chiesto a metà del campione di consumare appena 22 grammi di estratto di mirtillo in polvere pari a una coppetta di mirtilli freschi. L’altra metà doveva assumere 22 grammi placebo. Tutte le partecipanti nel frattempo dovevano mantenere invariata la propria routine in fatto di dieta e attività fisica.
Ebbene alla fine del periodo di osservazione coloro che avevano assunto estratto di mirtillo vedevano ridotta la propria pressione e le pareti delle loro arterie erano divenute più elastiche, segno di buona salute. Inoltre nel loro sangue era cresciuta del 68% la concentrazione di ossido di azoto, un vasodilatatore importantissimo per la salute cardiovascolare.
Insomma, a giudicare da questi risultati bastano pochi mirtilli al giorno per proteggere il cuore.

venerdì 6 febbraio 2015

Il vino rosso ci aiuta a restare giovani.

Il vino rosso ci aiuta a restare giovani.....

 l vino rosso, se consumato senza eccessi, ci aiuta a restare giovani. Il merito, ci dice oggi la scienza, è di una molecola chiamata resveratrolo: un ingrediente “miracoloso” capace di stimolare un antico meccanismo di difesa selezionato dall’evoluzione che protegge le cellule umane dai danni genetici. Un paio di bicchieri di vino rosso, in sostanza, hanno un effetto protettivo contro lo stress e producono effetti benefici sulla salute.

A rivelare qualità e meccanismi del resveratrolo è stato un gruppo di ricercatori coordinati da Mathew Sajish dello Scripp Institute, in uno studio pubblicato sulla rivista Nature. Questo composto induce infatti una potente risposta contro lo stress nelle cellule umane, che ha radici molto antiche dal punto di vista dell’evoluzione.
Il resveratrolo è prodotto da uva, semi di cacao e altre piante in risposta allo stress, come infezioni, siccità e radiazioni ultraviolette. In passato ha attirato l’interesse della scienza e del grande pubblico perché potenzialmente capace di allungare la vita, prevenire il diabete nei topi obesi e aumentare la resistenza. Recentemente i ricercatori ne hanno contestato i benefici per la salute, dato che negli esperimenti si usavano dosi troppo alte. Ma in un recente studio si è visto che il TyrRs o enzima tRNA sintetasi (un’antica famiglia di enzimi la cui funzione primaria è aiutare a tradurre il materiale genetico in “edifici” di amminoacidi per costruire le proteine) può muoversi all’interno del nucleo della cellula in condizioni di stress, svolgendo un ruolo protettivo.
I ricercatori dello Scripp Institute hanno visto che il resveratrolo sembra avere un’azione simile. Così in questo nuovo studio hanno messo TyrRS e resveratrolo insieme, dimostrando che il resveratrolo imita questo enzima e attiva la proteina Parp-1, la maggiore risposta allo stress nonché fattore di riparazione del dna. “Sulla base di questi risultati – conclude Sajish – si può pensare che un moderato consumo di un paio di bicchieri di vino rosso dia la quantità di resveratrolo sufficiente per indurre i suoi effetti protettivi”.

giovedì 5 febbraio 2015

Gli alimenti ricchi di fibre...

Gli alimenti ricchi di fibre.....

 

Conoscere quali sono gli alimenti ricchi di fibre e sapersi orientare fra questi cibi, per utilizzare i migliori, è molto importante per il nostro benessere. In effetti, le fibre sono essenziali soprattutto per garantire la regolarità intestinale e quindi per combattere la stitichezza e per normalizzare i livelli di zucchero e di colesterolo nel sangue. Quest’ultima funzione è svolta in modo particolare da quelle solubili, che si distinguono da quelle insolubili, le quali hanno la tendenza ad assorbire l’acqua. Ecco perché queste fibre sono utili per i diabetici. La maggior parte dei vegetali contiene sia l’uno che l’altro tipo. Scopriamo l’elenco dei generi alimentari da non trascurare.
Gli ortaggi
Gli ortaggi rientrano sicuramente nella lista degli alimenti che dobbiamo tenere in considerazione, se vogliamo assicurare al nostro organismo la giusta quantità di fibre, di cui ha bisogno. In particolare una fonte molto importante di queste sostanze è costituita dai piselli.
Una porzione può contenere fino a 400 grammi di fibre, soprattutto se li consumiamo freschi nel corso dei mesi estivi piuttosto che ricorrere a quelli in scatola, nei quali sono aggiunti sale e conservanti.
Anche le cipolle sono indispensabili. Tra le fibre che esse contengono c’è l’inulina, che aiuta ad abbassare l’ipercolesterolemia. Inoltre, visto che promuove la regolarità dell’intestino, rappresenta un’ottima forma di prevenzione delle emorroidi.
Gli ortaggi più ricchi sono i carciofi e i legumi. In questi ultimi, ogni 100 grammi di prodotto garantiscono dai 10 ai 17 grammi di fibre.
La frutta
Buona da mangiare anche per i bambini, la frutta dovrebbe rientrare pienamente nel nostro regime alimentare quotidiano. Da privilegiare soprattutto le mele, che contengono circa 4 grammi di fibre. Le mele possono essere mangiate anche a colazione o come spuntino pomeridiano. Inoltre possono essere inserite in vari piatti. Ricordiamoci che ci fanno stare meglio anche quando ci troviamo in convalescenza, per esempio dopo aver affrontato un’influenza.
E poi i kiwi, che sono fondamentali anche per la vitamina C. Contengono 2 o 3 grammi di fibre e dovrebbero essere consumati anche sotto forma di frullati o di macedonia. Per quanto riguarda la frutta secca, non dimentichiamo che in ogni 30 grammi di mandorle ci sono circa 4 grammi di fibre. Esse hanno un ruolo importante anche per rifornire il corpo di proteine in alternativa anche alla carne nella dieta vegetariana e vegana.
I cereali
Nei cereali troviamo da 2,5 a 22 grammi di fibre per 100 grammi di prodotto. Sono da privilegiare certamente le crusche, ma non vanno trascurati nemmeno altri prodotti forse meno conosciuti, ma comunque importantissimi. Possiamo citare, a questo proposito, ad esempio, il bulgur, molto usato in Medio Oriente. E’ formato da frammenti di chicchi di frumento e di grano duro germogliato, che vengono cotti a vapore e lavorati. Il tutto si può mangiare come piatto simile alle insalate di riso.
Qualche problema può essere rappresentato per chi soffre di celiachia o di intolleranza al glutine, di cui sono ricchi i cereali. E’ però da tenere presente che esistono diversi prodotti senza glutine, che possono essere consumati tranquillamente, senza incorrere in carenze di fibre.
In questo senso possono rappresentare un punto di riferimento il riso, il mais, il miglio, l’amaranto, la quinoa e il grano saraceno. D’altronde una dieta con alimenti ricchi di fibre è importante, per prevenire la formazione dei diverticoli e per evitare che essi si infiammino.
In gravidanza le fibre apportano molti benefici. Aiutano a svuotare l’intestino, per lasciare nell’addome lo spazio vuoto per il bambino, alleviano il gonfiore e assicurano vitamine e sali minerali, fondamentali per uno sviluppo corretto del feto.

mercoledì 4 febbraio 2015

Avocado parte di una dieta cardiologicamente sana...

Avocado parte di una dieta cardiologicamente sana.....

 

Mangiare un avocado al giorno, come parte di una dieta cardiologicamente sana, ipocolesterolemizzante e a moderato contenuto di grassi, può aiutare a ridurre i livelli di colesterolo “cattivo” nei soggetti obesi ed in sovrappeso.
Questo è il risultato di uno studio (J Am Heart Assoc online 2015, pubblicato l’8 gennaio) che ha valutato gli effetti dell’avocado sui fattori di rischio tradizionali ed innovativi, dove sono stati sostituiti gli acidi grassi saturi presenti in una dieta media con acidi grassi insaturi degli avocado stessi.
La concentrazione “colesterolo cattivo” LDL, rispetto alla dieta media, è risultata notevolmente ridotta dopo il consumo di una dieta a moderato contenuto in grassi che includa l’avocado. Le LDL sono risultate ridotte anche con lo stesso tipo di dieta senza avocado, o con una dieta a basso contenuto di grassi, ma in misura ridotta. Gli altri elementi che sono risultati favorevolmente influenzati dalla dieta con avocado, comprendono colesterolo totale, trigliceridi, colesterolo non-HDL ed altro ancora. Questi elementi sono tutti considerati fattori di rischio cardiometabolico in modi indipendenti dagli effetti cardiologici degli acidi grassi.
Negli USA come in Europa gli avocado non sono ancora un alimento molto diffuso e possono risultare costosi, soprattutto in alcuni periodi dell’anno; inoltre, molte persone non sanno come incorporarli nelle proprie diete se non con il tipico guacamole della cucina messicana. Gli avocado, però, possono essere mangiati anche in insalata, con verdure, nei tramezzini o con altri alimenti proteici magri come pollo o pesce, o anche da soli durante un aperitivo.
Oltre agli acidi grassi monoinsaturi, gli avocado possono anche fornire altre sostanze bioattive che hanno sicuramente contribuito ai risultati dello studio, come fibre, fitosteroli ed altro ancora. Molte diete cardiologicamente sane raccomandano la sostituzione degli acidi grassi saturi con quelli insaturi o poliinsaturi per ridurre il rischio di cardiopatie; ciò dipende dal fatto che i grassi saturi possono aumentare i livelli di colesterolo “cattivo” ed aumentare, quindi, il rischio di malattie cardiovascolari. La dieta mediterranea prevede frutta, verdura, granaglie integrali, pesci grassi e cibi ricchi in acidi grassi monoinsaturi, come l’olio di oliva extravergine e la frutta a guscio. Proprio come negli avocado, la ricerca indica che questi ultimi non soltanto contengono grassi migliori, ma anche alcuni micronutrienti ed alcune componenti bioattive che possono svolgere un ruolo importante nella riduzione delle malattie cardiovascolari.
Ma stiamo parlando di frutta? Beh, sì… è difficile da credere, ma quella roba verde e succosa è frutta, non verdura — una bacca, per essere precisi. E in tutta onestà, se non ti piace devi proprio avere qualcosa che non va. Potremmo mangiarlo tutto il giorno ed esser felici – a meno che non sia cucinato caldo… allora fa abbastanza schifo. Continuate a leggere se volete capirne più di quanto non ne abbiate mai saputo, sull’avocado: ecco tutte le ragioni per cui dovreste immediatamente afferrarne uno, cullarlo, coccolarlo e ringraziarlo. E poi mangiarlo – o spalmarvelo in faccia.
Gli avocado sono grassi, ma nel modo giusto.
Hanno più grassi che qualsiasi altro tipo di frutta, ma questo non deve fermarvi! Gli avocado sono pieni di grassi monoinsaturi incredibilmente benefici. È il tipo migliore di grasso, perché fa bene al cuore. Ancora scettici? Fatevelo spiegare dall’American Heart Association, il perché:
“Aiutano a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue, riducendo il rischio di malattie cardiache e infarti. Inoltre forniscono sostanze nutrienti e aiutano a preservare le cellule del corpo. I grassi monoinsaturi sono anche solitamente ricchi di vitamina E, un antiossidante di cui gran parte degli americani ha grande bisogno”.
Sì, avete capito bene. È pieno di grassi che fanno bene al corpo. Fermati, cuore mio.
C’è chi lo chiama la “pera dell’alligatore”.
Perché la sua buccia rugosa ricorda le squame di un alligatore, e la sua forma fa pensare a quella di una pera. In più, quando lo apri, ricorda un po’ l’occhio di un alligatore.
Mangiare avocado aiuta a regolare la pressione sanguigna.
Gli avocado sono pieni di magnesio e potassio, entrambi d’aiuto nel regolare la pressione sanguigna. L’avocado ti regala più magnesio di venti altri tipi di frutta, inclusi banana, kiwi e fragola.
L’avocado si spalma bene sul pane.
Lasciate perdere il burro, la marmellata, la maionese e il burro di noccioline. Avete mai mangiato un sandwich all’avocado? È il meglio. In più, ti becchi oltre venti sostanze nutrienti se lo infili in un toast a colazione.
Il guacamole è la salsina più salutare, e la migliore.
Trucchetto: a differenza di quanto si dice in giro, non è l’aggiunta di un nocciolo d’avocado a far conservare meglio il guacamole. Il vero trucco è aggiungere lime e succo di limone in abbondanza. È l’ossigeno che lo fa diventare marrone — mentre lime e limone lime ne rallentano l’ossidazione.
Esiste anche l’olio di avocado, e pare che faccia meraviglie per il tuo corpo.
L’olio di avocado somiglia all’olio d’oliva. Ma quando lo usi per cucinare, potrebbe aiutarti a combattere contro le malattie cardiache, il cancro e i segni dell’invecchiamento. Una ricerca messicana ha indicato che quell’olio ha il potere di combattere alcune molecole d’ossigeno “cattive”, quelle che tendono a distruggere le membrane cellulari, le proteine e lo stesso DNA. Sei un salvezza, olio d’avocado!
Gli avocado sono come il Botox, ma costano molto meno.
Esatto, gli avocado non sono solo cibo. Un avocado può essere un ottimo idratante, curare le scottature prevenendo le irritazioni, e perfino aiutare a ridurre le rughe. Provate con questa facile maschera per impedire alle rughe di formarsi, e per idratare la pelle secca: mischiate miele, yogurt e un avocado insieme, e spalmatevela in faccia. Beh, a Kim Kardashian piace.
Gli avocado sono ricchi di fibre.
Se ti sei stufato delle alternative, prova con gli avocado per garantirti la tua dose di fibre quotidiana. Ci sono ben 10 grammi di fibra in un avocado di medie dimensioni, insolubile per il 75% (ossia la parte che accelera la digestione), e solubile per il 25 (cioè la parte che ti sazia).
Gli avocado aiutano il tuo corpo ad assorbire le sostanze nutrienti di altri alimenti.
Secondo una ricerca quando si aggiunge l’avocado nell’insalata, l’assorbimento del beta-carotene delle carote aumenta di quasi 14 volte, mentre quello dell’alfa-carotene nella lattuga aumenta di oltre 4 volte, se confrontato con la medesima insalata priva di avocado. La spiegazione sta nel fatto che i grassi monoinsaturi dell’avocado aiutano il corpo ad assorbire meglio i carotenoidi fitonutrienti grasso-solubili.
Gli avocado possono prendere il posto (più sano) del burro nel forno.
Se stai cercando di mangiare sano, puoi sostituire il nostro super-frutto al burro in tante ricette. Sia i biscotti con scaglie di cioccolato che il pane alla banana risultano deliziosi quando vengono preparati con l’avocado.

La frutta secca allunga la vita..

PER CUCINA E SALUTE.....

La frutta secca allunga la vita

 a frutta secca non fa male e non fa ingrassare. Non si contano più gli studi scientifici che sfatano uno dei luoghi comuni più diffusi su questi alimenti, amati da molti ma tenuti lontano da chi è a dieta. La conclusione di questa analisi è che il consumo di frutta secca non è associato ad un maggiore rischio di obesità neanche a lungo termine. Tra l’altro, la frutta secca essendo ricca di fibre dà un profondo senso di sazietà e di gratificazione del palato. L’importante è mangiarla nelle giuste quantità e in sostituzione piuttosto che in aggiunta ad altri alimenti. Anche perché fa bene alla salute: un recente studio pubblicato sul New England Journal of Medicine ha dimostrato che inserire nella nostra dieta giornaliera una moderata quantità di nocciole, mandorle, noci, noccioline o pistacchi allunga la vita riducendo del 29% il rischio di malattie cardiovascolari e dell’11% il rischio di tumore. Un altro studio ha dimostrato che il consumo di due porzioni da 30 grammi al giorno di frutta oleosa fa diminuire il colesterolo totale e quello LDL ed aumenta invece l’HDL, il cosiddetto colesterolo buono. Il consumo di frutta secca oleosa è indicato anche nell’alimentazione dei vegetariani perché dà proteine verdi: 50 grammi di noci con insalata e pane sono un piatto completo e leggero. Gli unici che devono starne alla larga sono i soggetti che soffrono di allergie specifiche e chi è obeso.

Negli ultimi anni è cambiata la percezione della frutta secca da parte dei consumatori italiani: da prodotto molto calorico e con una connotazione prettamente natalizia, è transitato verso una categoria salutistica. Questa metamorfosi è stata possibile grazie alla divulgazione dei risultati di numerosi studi clinici, realizzati a livello mondiale, che hanno rivelato le numerose virtù per la salute dei semi oleosi (noci, nocciole, mandorle, pinoli) e della frutta disidratata morbida, se consumata nella giusta dose, 30-40 grami al giorno.
Il progetto “Frutta secca è benessere”, coordinato da Riccardo Calcagni, con la consulenza scientifica di Alessandra Bordoni dell’Università di Bologna, ha coinvolto oltre 1.600 supermercati e gli studi di circa 1.000 medici, toccando oltre cinque milioni di famiglie italiane.
Anacardi
“Contengono un’elevata quantità di acidi grassi monoinsaturi, acido folico, vitamine B1 e B2, e minerali quali zinco, rame e selenio, che contribuiscono a proteggere le cellule dal danno ossidativo”.
Noci
Sono salutari per il cuore. “Contengono buone quantità di acidi grassi polinsaturi, sia omega 6 che omega 3. Molti studi hanno evidenziato che questi acidi grassi, assunti in corretta quantità, hanno un effetto preventivo sul rischio cardiovascolare. Le noci sono fonte di ferro, che contribuisce alla normale funzione cognitiva ed alla normale formazione dei globuli rossi. È scientificamente dimostrato che le noci contribuiscono al miglioramento dell’elasticità dei vasi sanguigni quando l’assunzione giornaliera è almeno 30 g”.
Nocciole
Contengono acidi grassi insaturi omega 3 ed omega 6. Hanno un alto contenuto di vitamina E, che contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo, e sono fonte di diverse vitamine e minerali. “Tra le prime, in particolare l’acido folico e la vitamina B6, che contribuisce al normale metabolismo energetico ed al normale funzionamento del sistema nervoso e del sistema immunitario. Il consumo di 30g al giorno di nocciole fornisce il 90% della dose giornaliera raccomandata di acido folico, particolarmente importante per la salute della donna in gravidanza”.
Mandorle
“Le mandorle sono fonte di vitamina B2, che contribuisce al mantenimento di una pelle normale, ed alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento, e di magnesio, che contribuisce alla normale funzione muscolare. Contengono anche buone quantità di fibre e vitamina E: una porzione di mandorle di 30 g fornisce il 50% della dose giornaliera raccomandata di questa vitamina. Mentre il loro contenuto di sodio è molto basso”
Pistacchi
Anche nei pistacchi il contenuto di sodio è molto basso mentre sono presenti buone quantità di altri minerali quali il rame, che contribuisce alla normale pigmentazione dei capelli e alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo, ed il magnesio, che contribuisce alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento ed alla normale funzione psicologica. Sono inoltre un’eccellente fonte di proteine vegetali, ad alto contenuto di arginina
Prugne
Sono al top come ricchezza di sostanze antiossidanti, cioè protettive contro malattie degenerative, anche se devono la loro fama alla capacità di stimolare l’intestino. “Le prugne sono fonte di fibre alimentari, che è importante introdurre in buona quantità per avere un’alimentazione corretta. Grazie a questo alto contenuto di fibre, le prugne secche contribuiscono al normale funzionamento dell’apparato digerente. Sono anche fonte di vitamina B1, che contribuisce al normale metabolismo energetico”.
Fichi
Tra tutti i frutti essiccati i fichi sono i più ricchi di calcio (186 mg/100 g ancora più del latte che ne contiene circa 120mg/ 100g) che contribuisce al normale metabolismo energetico ed alla normale funzione muscolare. “Per questo sono consigliati a persone che non assumono latte e derivati. Inoltre, i fichi sono fonte di potassio, che contribuisce alla normale funzione muscolare e del sistema nervoso, ed al mantenimento di una normale pressione sanguigna
Albicocche
“L’albicocca essiccata contiene molti minerali: soprattutto potassio che contribuisce al normale funzionamento del sistema nervoso.  È inoltre fonte di vitamina A che contribuisce al mantenimento di una pelle normale”

Il melograno della salute..

PER CUCINA E SALUTE......

Il melograno della salute

 

Quali sono le proprietà nutrizionali, benefiche e le controindicazioni del melograno? Questo frutto, il cui nome scientifico è Punica Granatum, è originario del sud-ovest asiatico e appartiene alla famiglia delle Punicaceae. Si presenta come una pianta cespugliosa, con una buccia coriacea gialla, foglie allungate verdi, fiori rossi e un frutto (melagrana) costituito da chicchi succosi, leggermente aspri, ricchi di sali minerali, acqua e vitamine. Le diverse varietà di melograno si suddividono in zuccherine, agrodolci e acide. Questo frutto cresce bene nelle zone a clima mite, ma può essere coltivato anche in quelle con clima più fresco (purchè sia coltivato in posizione riparata). In Europa viene coltivato in Spagna e in Italia dove, però, si trovano unicamente varietà dolci: Alappia, Dente di Cavallo, Melograno Dolce, Neirana, Profeta Partanna, Racalmuto, Ragana e Selinunte. Le proprietà benefiche del melograno erano già note nei tempi antichi: la radice cotta nel vino veniva usata come vermifugo e la buccia veniva utilizzata in caso di intestino pigro.
Il melograno è ricco di antiossidanti, vitamina C (un solo melograno contiene quasi il 20% dell’intero fabbisogno di un uomo adulto), vitamina K, vitamina B, vitamina A, potassio, proteine, carboidrati e grassi. Il melograno è anche ricco di altri minerali, tra cui ferro, calcio, magnesio, fosforo e, in misura minore, manganese e zinco. Apporta poche calorie: circa 60 Kcal per 100 grammi di prodotto. Grazie alla presenza di tannini epolifenoli, questo frutto svolge un’azione antitumorale, ostacolando la formazione di metastasi e riducendo i radicali liberi. Le antocianine contenute nel succo di melograno sono in grado di svolgere un’azione protettiva nei confronti dei danni da raggi UV. Il suo succo può agire anche come anticoagulante, riducendo il rischio di arteriosclerosi, nonché svolgere anche azione di prevenzione per le malattie cardiovascolari. Il suo consumo regolare aiuta a ridurre il colesterolo LDL e ad aumentare il colesterolo HDL, a combattere l’obesità, a migliorare il benessere complessivo ed è indicato anche per pazienti in dialisi.
Il consumo eccessivo di melograno (in particolare dei principi attivi ricavati dalla corteccia) può provocare intossicazione. In questi casi, gli effetti collaterali sono: vertigini, cefalea, sonnolenza e difficoltà respiratoria. Inoltre, il succo di questo frutto può inibire l’effetto di alcuni farmaci. Mangiare un melograno di tanto in tanto non influenza la buona riuscita di una cura, ma se l’assunzione è quotidiana è bene consultare il proprio medico di base per verificare eventuali possibili interazioni con i farmaci assunti. Raramente, le persone sperimentano reazioni allergiche al succo di melograno. Quando esso viene applicato sulla pelle può causare prurito, gonfiore, difficoltà respiratorie e congestione nasale. Grandi quantità di succo di melograno, infine, possono abbassare la pressione sanguigna.

martedì 3 febbraio 2015

Cibi salutari....

 

Ci sono dei cibi sani da aggiungere alla dieta. Ci possiamo chiedere con quali criteri vadano scelti, perché, seppure siamo consapevoli delle regole fondamentali su cui si basa la corretta alimentazione, a volte non abbiamo le giuste conoscenze sulle caratteristiche peculiari dei singoli alimenti. E’ bene essere consapevoli di tutto ciò, perché solo in questo modo possiamo riuscire a portare avanti uno stile di vita che sia rivolto al raggiungimento del nostro benessere psicofisico. La dieta che conduciamo ogni giorno, in questo senso, assume un ruolo di primaria importanza. Vediamo insieme quali cibi non dovremmo mai trascurare di portare sulle nostre tavole.
1. Cereali privi di glutine
Particolarmente importanti sono i cereali senza glutine, come la quinoa, il miglio, il mais, il grano saraceno, che stanno avendo grande successo negli ultimi tempi. Sempre più persone si affidano ad essi per la loro alimentazione, anche perché molti sono gli studi che dimostrano la loro validità, soprattutto in relazione alle sostanze nutritive da essi fornite.
2. Lenticchie
Diverse sono le ricerche scientifiche che hanno dimostrato i benefici apportati dalle lenticchie, soprattutto nella lotta contro le infiammazioni, le malattie cardiache e il cancro. In particolare le lenticchie riescono a configurarsi come un vero e proprio toccasana nel combattere le malattie croniche, migliorando la nostra salute.
3. Olio di avocado
L’olio di avocado non è molto conosciuto soprattutto in cucina. Eppure può essere utilizzato tranquillamente nella preparazione quotidiana dei cibi, perché può essere usato nella messa a punto di condimenti, salse e cibi marinati. Il suo principale vantaggio è quello di fare in modo che aumentino i livelli di colesterolo “buono”.
4. Caffè
Tutti beviamo il caffè la mattina, ma forse pochi di noi ne conoscono gli intrinseci benefici. Esso è in grado di agire nella prevenzione di alcuni tipi di cancro e di diabete. E’ ottimo per la pelle e alcuni studi hanno messo in evidenza che riduce di molto il rischio di morte precoce. Di conseguenza non dovremmo mai evitare di prenderlo. Ecco altri motivi per bere il caffè.
5. Succo di barbabietola
Anche il succo di barbabietola è un alimento sano in tutto e per tutto. E’ stato dimostrato che esso riesce a promuovere la salute del cervello, abbassa la pressione del sangue ed è in grado di migliorare le prestazioni atletiche. Tra l’altro con il vantaggio che è un cibo molto semplice, che potrebbe sostituire benissimo le altre bevande che non ci fanno affatto bene.
6. Ricotta
Questo tipo di formaggio detiene un successo assicurato nel promuovere la salute del nostro organismo. Il tutto è dovuto principalmente al fatto che può beneficiare dei vantaggi assicurati dal siero di latte. E’ un alimento ricco di proteine e, fra tutti gli alimenti caseari, agisce in maniera incredibile nella protezione della salute delle ossa.
7. Semi di sesamo
I semi di sesamo sono spesso trascurati nell’alimentazione, eppure dovrebbero ritornare ad assumere un ruolo particolarmente importante. Alcuni studi hanno dimostrato che essi possono riuscire a tenere sotto controllo i livelli di grassi nel sangue e di glucosio.
8. Mele
Le mele dovrebbero essere mangiate tutto l’anno. Molti studi hanno messo in evidenza che esse possono essere benefiche contro la colite ulcerosa, possono essere utili nella prevenzione del cancro al seno e offrono l’opportunità di abbassare il livello di colesterolo “cattivo”.
9. Za’atar
Quanti di voi conoscono questa miscela di spezie originaria del Medio Oriente? Si tratta di un mix di semi di sommacco, timo, sale e semi di sesamo, che di solito viene consumato sulle focacce o che si usa per condire il pollo. E’ stato dimostrato che riesce a ridurre il rischio di malattie di origine alimentare.
10. Soia fermentata
I cibi fermentati in generale e la soia in particolare riescono a mantenere in salute l’intestino. I batteri che compongono la flora intestinale hanno un ruolo determinante nella prevenzione delle malattie, per questo dobbiamo mangiare quegli alimenti che aiutano a favorire il benessere digestivo, svolgendo un ruolo anche nella lotta contro l’obesità e contro gli effetti dello stress cronico.

Erbe aromatiche in cucina...

CUCINA e SALUTE....

Erbe aromatiche in cucina.

 

Le erbe aromatiche vengono usate spesso in cucina, a volte, senza neanche rendercene conto. Oltre che ad insaporire i nostri piatti, sono utilissime anche per migliorare la nostra salute. Gli effetti benefici di alcune piante aromatiche li conosciamo già, di altre invece forse non li conoscete ancora. Fra le erbe aromatiche più comuni usate in cucina troviamo ad esempio il basilico, che oltre ad insaporire i nostri piatti, è indicato anche per combattere l’ansia (vi garantisco che funziona), grazie alle sue proprietà sedative, oltre che diuretiche ed antinfiammatorie. Se aggiungete qualche foglia di basilico a dell’acqua bollente ed aspettate qualche minuto, questa bevanda sarà ottima anche per favorire la digestione.
Continuiamo poi con la menta, un’altra pianta aromatica indicata per favorire la digestione, così come l’anice, indicato anche per le sue proprietà rinfrescanti. Una bevanda a base di anice sarà l’ideale per ritrovare il benessere in estate!

Fra le piante aromatiche benefiche per la nostra salute non può mancare ovviamente l’alloro, indicato per calmare i dolori allo stomaco. Per combattere il raffreddore si può usare invece l’aglio, le cui proprietà antiipertensive, antibatteriche, antielmintiche e antiossidanti lo rendono un perfetto alleato per combattere raffreddore ed influenza.
Un’altra pianta aromatica dalle tante proprietà benefiche è anche l’origano, impiegato per il trattamento di tosse, mal di testa, dolori reumatici ed anche per alleviare eventuali problemi digestivi. Il rosmarino è invece impiegato per il trattamento di alopecia, eczema e problemi della pelle, ma anche per combattere la depressione e migliorare il tono dell’umore.
Infine (ma in realtà la lista potrebbe essere davvero infinita) ricordiamo anche il prezzemolo, un’erba aromatica impiegata come rimedio per la pressione alta o anche per curare il mal di denti, oltre che per regolarizzare il flusso mestruale.
Se tutto ciò non dovesse sembrarvi abbastanza, ricordate che utilizzando le spezie, oltre a rendere più saporiti i vostri piatti, ridurrete anche l’utilizzo del sale, migliorando notevolmente la vostra salute, meglio di così…!